sabato 12 febbraio 2011

energia geotermica offshore

0808 Námaskarð 04Image by *maya* via Flickr
Il Tirreno Meridionale è una delle zone del nostro paese, molto importanti dal punto di vista geologico: è ricca di giacimenti di fluidi geotermici e di numerosi vulcani, tra cui il Marsili, che sono delle enormi sorgenti di calore.
L’acqua marina che s’infiltra al loro interno può raggiungere temperature di qualche centinaio di °C e pressioni superiori a 200 bar, acquistando un potenziale calorifero che può essere trasformato in energia elettrica.
Sulla base di ricerche condotte in loco è stato avviato già da qualche anno il
Marsili Project di Eurobuilding.
Dal 2005 Eurobuilding S.p.A. ha avviato un’indagine ed una serie di studi sperimentali sul vulcano sottomarino Marsili con la collaborazione dei più importanti Istituti di Ricerca italiani nel campo della geotermia e delle scienze del mare (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Istituto di Geologia Marina del CNR di Bologna e Università di Chieti). I risultati hanno rivelato la presenza, all’interno del vulcano, di decine di milioni di metri cubi di fluidi ad alto contenuto energetico. Questi possono garantire, entro il 2020, una produzione annua di circa 4 TWh di energia elettrica (pari alla produzione di una centrale nucleare di media taglia), una quota che raddoppierebbe di fatto la produzione nazionale da fonte geotermica. Lo sfruttamento di tutti i potenziali giacimenti geotermici del Tirreno meridionale, realizzabile nei prossimi 30 anni, può coprire il 7-10% dei consumi totali di energia nazionali.

Consigliamo:
www.geoitalia.org/upload/home_page/giornale_di_geologia_applicata/GGA.2006-04.0-25.0153.pdf

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