mercoledì 25 novembre 2009

livello dei mari a Londra nel 2100

Se tra 90 anni ci fosse un livello dei mari più alto di 94 centimetri...
Ricerca: Londra sommersa dal mare nel 2100? - GEOmedia
Gli urbanisti londinesi si stanno preparando alla possibilità che l’aumento del livello del mare possa superare i 94cm per la fine del secolo in corso.

sabato 31 ottobre 2009

calamità climatiche: l'inchiesta di Scenari-RAInews24

L'ultima puntata di Scenari, Settimanale di Tecnologia, Società, Ambiente a cura di Roberto Reale, sul blog di RAInews24: Calamità climatiche, un video da vedere.
Nubrifagi violenti un po’ ovunque. C’entra il cambiamento climatico?
Il nostro paese e il mondo intero sono stati colpiti, negli ultimi mesi, da disastri naturali di grandi proporzioni. Il cambiamento climatico accentua sicuramente l’intensità delle precipitazioni, esponendo a rischi le popolazioni delle aree più povere del pianeta.

mercoledì 28 ottobre 2009

il position paper dell'ISAC-CNR

Jan11 069Image by happydacks via Flickr
La pubblicazione che vi segnalo è dello scorso 21 settembre, ma non ho trovato commenti in giro. Esso rappresenta l'esposizione della posizione di uno dei migliori istituti italiani di analisi climatologica, l'ISAC-CNR, Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Isac) del CNR.

http://www.isac.cnr.it/documenti/ISAC-Clima.pdf

mercoledì 14 ottobre 2009

mercoledì 22 aprile 2009

report fotografico sugli effetti sull'ambiente dei terremoti in Abruzzo

A seguito soprattutto dell'evento del 6 aprile, ma anche dello sciame sismico relativo, ci sono stati una serie di sopralluoghi ad opera di esperti geologi del Dipartimento Difesa del suolo dell’ISPRA in diverse aree epicentrali a sud-est e a nord-ovest de l’Aquila.
Potete trovare il repertorio fotografico su frane, fratture, crolli di materiale, a questo indirizzo:
http://www.apat.gov.it/site/_files/report_fotografico_terremoto.pdf

Inoltre, vi segnalo:
Il rischio di nuovi cedimenti riguarda i vistosi franamenti spondali del Lago Sinizzo, vicino a San Demetro né Vestini, di origine Carsica. Nel Rapporto tecnico del Dipartimento Difesa del suolo, si leggono anche osservazioni riguardo a variazioni di portata delle sorgenti a Tempèra, che segnalano sparizioni di sorgenti e spostamenti dei punti di risorgenza. Anche per quanto riguarda la rete GPS è in atto un intervento di misurazione di capisaldi appartenenti alla rete di controllo periodica misurata in collaborazione con INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e DPC per la deformazione cosismica.

fonte: L’attività del Servizio geologico d’Italia dopo il sisma di Lorena Cecchini

mercoledì 15 aprile 2009

dati sul terremoto in Abruzzo pubblicati dall'ESA

Aggiorno la notizia precedente circa l'Interferogramma ENVISAT cosismico del terremoto in Abruzzo:

L'Agenzia Spaziale Europea ha messo online, nella pagina dedicata sul suo sito, i dati satellitari riguardanti gli eventi sismici che stanno interessando la regione abruzzese.

envisat immagine di IREA-CNR

Non solo, l'ESA ha messo a disposizione per il download tutto il dataset del rilevamento radar SAR. Questa azione, si dice sul sito, è volta a promuovere i "dati SAR" in particolar modo per l'uso in sismologia sottolinenado il valore di tali collezioni di dati in aree ad alto rischio sismico.

Scienze e ambiente

interferogramma ENVISAT cosismico del terremoto dell'Abruzzo

Troverete a questa pagina: http://www.irea.cnr.it/interf_ab.html l'immagine che molti stanno commentando a proposito della deformazione-spostamento crostale causata dal terremoto del 6 aprile:

Interferogramma SAR differenziale generato dall’IREA-CNR (Napoli) utilizzando una coppia di acquisizioni del sensore ASAR installato a bordo del satellite ENVISAT dell’ESA, che ha provveduto a rendere rapidamente disponibili i dati registrati.
L’interferogramma mostra chiaramente il pattern della deformazione causata dai recenti eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo. In particolare, le due acquisizioni sono state effettuate rispettivamente l’01/02/09 ed il 12/04/09, con una baseline (distanza tra le orbite) stimata in circa 154 m.
Si sottolinea che ad ogni frangia dell’interferogramma, corrispondente ad un ciclo di colore, sono associati circa 28 mm di spostamento della superficie terrestre.
L’interferogramma prodotto è stato reso immediatamente disponibile al Dipartimento di Protezione Civile.

Scienze e ambiente

mercoledì 8 aprile 2009

immagine di Geoeye della zona del terremoto in Abruzzo

La foto satellitare è stata acquisita il 6 aprile:
Google LatLong: L'Aquila, Italy Earthquake Imagery
We have just received post-earthquake IKONOS imagery from GeoEye, one of our commercial satellite partners. You can view this imagery by downloading this KML and viewing it in Google Earth.

E dopo aver visto che uno dei migliori blog italiani di tech & internet ha definito la pagina dell'USGS, il Servizio Geologico degli Stati Uniti,
Si tratta un sito scientifico di statistiche geologiche proveniente dagli Stati Uniti

mi rendo conto che dovrei impegnarmi di più e spiegare con tutti i dettagli del caso ogni segnalazione fatta nei miei post!!!

Scienze e ambiente

martedì 7 aprile 2009

il sistema di faglie nei pressi dell'Aquila

Nell'immagine che segue vedete la ricostruzione delle faglie e delle scarpate di faglia che interessano la zona del terremoto del 6 aprile in Abruzzo: alcune di esse non sono visibili in superficie (cliccate sull'immagine e poi cliccate dinuovo per zoomare).

clicca
immagine da: NASA earth observatory

Scienze e ambiente

lunedì 6 aprile 2009

terremoto del 6 aprile in Abruzzo

Il terremoto della scorsa notte lascerà lutti e una lunga scia di polemiche. Mentre il popolo italiano scopre la pagina web sui terremoti recenti dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per quelli che conoscono una seconda lingua consiglio di leggere anche la pagina dedicata dal servizio Geologico degli Stati Uniti.



Non perdete questa pagina dedicata a questo evento, e se non avete paura cliccate sul banner in alto per rendervi conto di qual'è la situazione contrattuale dei lavoratori italiani del mondo della ricerca.

Con la consapevolezza che dopo cinque minuti di letture, saremo diventati un popolo di esperti di terremoti, consiglio anche la visione della carta delle Zone Sismiche, guardate un po' Abruzzo e dintorni...
Pensate che il Piano casa dell'attuale governo prevede:
Procedure semplificate in zone sismiche in sostituzione dell'autorizzazione preventiva

(fonte Sole24ore)

Ah, se non vi accontentate fate un ricerca sul vostro motore preferito digitando "radon earthquake" (dovete conoscere l'inglese, però) e vedete cosa vien fuori...

Scienze e ambiente

venerdì 13 marzo 2009

studio dei movimenti della terra nella Valle Subequana

In valle Subequana due trincee esplorative per capire i movimenti della terra
Uno studio per capire quale attività geologica si nasconde nel sottosuolo della valle Subequana. Per farlo sono state realizzate due trincee esplorative sotto la direzione dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. [...]
In pratica gli scavi oltre a valutare le differenti stratificazioni del territorio utili per capire i cambiamenti morfologici e le sedimentazioni, servirà per indagare l’attività geologica nella valle Subequana. Infatti, la faglia oggetto di studio, nel passato ha avuto qualche “scivolamento” ossia, ha dato origine a...

Scienze e ambiente

domenica 8 marzo 2009

nuova teoria su l'origine dell'acqua sulla terra

Head of UA Lunar Lab Part of National Geographic Show | UANews.org
He realized that before the planets formed 4.5 billion years ago, an enormous expanse of fine dust grains swirled in a vast sea of hydrogen, helium and oxygen around the sun. Hydrogen and oxygen reacted to make water, creating a disk of basically dust surrounded by water.

He discovered in laboratory research that olivine and other common minerals adsorb an astonishing amount of water – enough to create 10 times the volume of water currently found in Earth's oceans.

"I don't mean to pretend that we've got the entire answer yet," Drake said. "But for me it's a no-brainer. At least some, if not most, of Earth's water had to come from adsorption of water onto grains before the planet ever formed."

che ne dite?

Scienze e ambiente

venerdì 6 marzo 2009

ricerca di terremoti

Solo se conoscete l'inglese e quindi, non digitate terremoti nella casella di ricerca del più utilizzato motore di ricerca sul web, bensì "earthquakes", grazie ad una partnership con il Centro terremoti dell'USGS...
Official Google Blog: Shaking up earthquake searches
Now, when you search for "earthquakes" on Google, you'll get information on some of the most recent, significant earthquakes from around the world, right on the search results page. From there, you can click through to the USGS Earthquake Center for more information, or visit the epicenter of any quake on Google Maps. To find earthquakes closer to home, you can add a location to your query, for example: "earthquakes California."

Quanto ci vorrà per collegare gli stessi risultati con la semplice ricerca in lingua italiana?

venerdì 27 febbraio 2009

le risorse geotermica dell'Amiata

di Marino Martini ( Università di Firenze )
L’energia geotermica è una risorsa potenzialmente rinnovabile e significativamente a buon mercato, che sfrutta una concentrazione naturale di calore all’interno della crosta terrestre che prende il nome di campo geotermico.
Tale calore è estraibile mediante circolazione naturale o artificiale di fluidi e può essere utilizzato trasformandolo in energia meccanica o elettrica.
Un carattere particolare dei sistemi geotermici è lo stato dinamico, a differenza dei combustibili fossili (petrolio, gas) i cui accumuli sono ben delimitati ed esauribili nel tempo; un sistema geotermico viene invece ricaricato dall’ingresso di nuovi fluidi ed è quindi teoricamente inesauribile.
I fluidi a temperature più basse (50-90 °C) possono essere usati per riscaldamento, refrigerazione, irrigazione, impianti di serre; in Islanda, per esempio, buona parte della popolazione viene riscaldata mediante impianti geotermici.
I fluidi a temperature più elevate (90-380 °C) vengono utilizzati per produrre energia elettrica. La maggior parte dei campi geotermici utilizzabili per la produzione elettrica sono serbatoi di acqua ad alta termalità mantenuta liquida per effetto della pressione e della salinità.
Un sistema geotermico tipo quello descritto richiede tre condizioni naturali necessarie:

1) Anomalia termica localizzata, come fonte di calore.
2) Permeabilità delle rocce sufficiente a permettere l’infiltrazione di acqua fino a profondità di diversi chilometri.
3) Copertura impermeabile.

Continua su greenreport

martedì 24 febbraio 2009

giacimenti imprevisti

I ghiacci dell’Artico come le sabbie bituminose di Canada, Venezuela o Congo. Le zone selvagge dell’Alaska come il giacimento di Kashagan nel mar Caspio, dove le temperature oscillano di oltre ottanta gradi e i problemi principali sono legati al corretto stoccaggio dello zolfo, le cui emissioni possono diventare la principale causa delle piogge acide nella regione. Estrarre il petrolio in determinate aree del mondo è un’impresa complessa, delicata.....


leggi:
Sempre di più i giacimenti "imprevisti"

sabato 21 febbraio 2009

mappe delle emissioni di CO2 negli USA

The results produced by Project Vulcan are publicly available, but they are not easy to analyze for a non-scientist, so during my 20% time at Google I have created dynamic maps of the Vulcan data, broken down by sector. You can view the maps in your browser if you have Google Earth plugin installed, or you can load the data in Google Earth itself.

fonte: mapping CO2 emissions

giovedì 5 febbraio 2009

google earth versione 5

Nuovo rilascio per google earth che giunge alla versione 5. Potete scaricarlo dall'apposita pagina.
Interessanti le nuove caratteristiche in questa release:
3D Ocean floors,
ocean surface,
historical aerial/satellite imagery,
e un nuovo 3D Mars!!

domenica 1 febbraio 2009

sui crolli nel Salento

Cautela dei geologi sulle cause
Lanciando uno sguardo alle caratteristiche geologiche della zona si scopre che l’abitato di Castro poggia su uno strato di calcareniti, ovvero rocce tenere che, per intenderci, si utilizzano per ricavarne tufi. I negozi che si trovano al piano inferiore degli stabili crollati ieri sono, di fatto, scavati in questa roccia tenera.

martedì 20 gennaio 2009

carte topografiche della puglia online

BARI - L'assessore regionale al Territorio Angela Barbanente comunica che presso il sito http://www.sit.puglia.it/ sono gratuitamente consultabili e fruibili da oggi le cartografie tecniche e tematiche sinora prodotte nell’ambito del progetto di Sistema Informativo Territoriale della Regione Puglia. Si tratta – spiega l’assessore di un risultato importantissimo, che innova profondamente il modo di operare di Comuni, enti, tecnici e singoli cittadini. Diventa facilissimo accedere a informazioni preziose per operare, fino ad ora nascoste in archivi polverosi e di difficile accessibilit. Tutta la cartografia messa a disposizione gratuitamente, con grande risparmio di tempo e risorse per una enorme platea di enti pubblici e operatori privati. Si tratta peraltro di informazioni cartografiche di estrema accuratezza e elevato valore metodologico, al punto da vincere l’edizione 2008 del Premio Internazionale della societ americana ESRI, con sede a Redlands, California, leader nel mondo nel settore.

Oltre alla nuova carta tecnica alla scala 1:5.000, elaborata con la collaborazione dell’Istituto Geografico Militare (IGM), sono disponibili il Modello Digitale del Terreno, l’ortofoto a colori e con pixel di 50 cm, l’uso del suolo in scala 1:10.000, il database topografico multiprecisione alla scala 1:5.000 e alla scala 1:2.000 per quanto riguarda toponomastica e numeri civici dei centri urbani che dispongono di carta tecnica a questa scala, i rilievi di traffico operati nel periodo luglio – dicembre 2007 e ai flussi e alle indagini Origine-Destinazione (O/D) su sezioni stradali, caselli autostradali e porti di Bari e Brindisi.

19/1/2009

Carte topografiche di Puglia on line su sito della Regione

Ci sarebbe da chiedersi all'interno del bilancio economico del SIT Puglia, quanto sono costate le licenze dei software ESRI...

giovedì 8 gennaio 2009

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