venerdì 27 febbraio 2009

le risorse geotermica dell'Amiata

di Marino Martini ( Università di Firenze )
L’energia geotermica è una risorsa potenzialmente rinnovabile e significativamente a buon mercato, che sfrutta una concentrazione naturale di calore all’interno della crosta terrestre che prende il nome di campo geotermico.
Tale calore è estraibile mediante circolazione naturale o artificiale di fluidi e può essere utilizzato trasformandolo in energia meccanica o elettrica.
Un carattere particolare dei sistemi geotermici è lo stato dinamico, a differenza dei combustibili fossili (petrolio, gas) i cui accumuli sono ben delimitati ed esauribili nel tempo; un sistema geotermico viene invece ricaricato dall’ingresso di nuovi fluidi ed è quindi teoricamente inesauribile.
I fluidi a temperature più basse (50-90 °C) possono essere usati per riscaldamento, refrigerazione, irrigazione, impianti di serre; in Islanda, per esempio, buona parte della popolazione viene riscaldata mediante impianti geotermici.
I fluidi a temperature più elevate (90-380 °C) vengono utilizzati per produrre energia elettrica. La maggior parte dei campi geotermici utilizzabili per la produzione elettrica sono serbatoi di acqua ad alta termalità mantenuta liquida per effetto della pressione e della salinità.
Un sistema geotermico tipo quello descritto richiede tre condizioni naturali necessarie:

1) Anomalia termica localizzata, come fonte di calore.
2) Permeabilità delle rocce sufficiente a permettere l’infiltrazione di acqua fino a profondità di diversi chilometri.
3) Copertura impermeabile.

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martedì 24 febbraio 2009

giacimenti imprevisti

I ghiacci dell’Artico come le sabbie bituminose di Canada, Venezuela o Congo. Le zone selvagge dell’Alaska come il giacimento di Kashagan nel mar Caspio, dove le temperature oscillano di oltre ottanta gradi e i problemi principali sono legati al corretto stoccaggio dello zolfo, le cui emissioni possono diventare la principale causa delle piogge acide nella regione. Estrarre il petrolio in determinate aree del mondo è un’impresa complessa, delicata.....


leggi:
Sempre di più i giacimenti "imprevisti"

sabato 21 febbraio 2009

mappe delle emissioni di CO2 negli USA

The results produced by Project Vulcan are publicly available, but they are not easy to analyze for a non-scientist, so during my 20% time at Google I have created dynamic maps of the Vulcan data, broken down by sector. You can view the maps in your browser if you have Google Earth plugin installed, or you can load the data in Google Earth itself.

fonte: mapping CO2 emissions

giovedì 5 febbraio 2009

google earth versione 5

Nuovo rilascio per google earth che giunge alla versione 5. Potete scaricarlo dall'apposita pagina.
Interessanti le nuove caratteristiche in questa release:
3D Ocean floors,
ocean surface,
historical aerial/satellite imagery,
e un nuovo 3D Mars!!

domenica 1 febbraio 2009

sui crolli nel Salento

Cautela dei geologi sulle cause
Lanciando uno sguardo alle caratteristiche geologiche della zona si scopre che l’abitato di Castro poggia su uno strato di calcareniti, ovvero rocce tenere che, per intenderci, si utilizzano per ricavarne tufi. I negozi che si trovano al piano inferiore degli stabili crollati ieri sono, di fatto, scavati in questa roccia tenera.

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