mercoledì 31 ottobre 2007

Mappa delle risorse combustibili in Europa, Caucaso e Asia Centrale

Pubblicata sul sito dell'UNEP, United Nations Environment Programme, la mappa dei siti delle risorse combustibili minerarie in Europa Caucaso e Asia Centrale.
"I combustibili minerari per la generazione di elettricità e calore sono generalmente in due forme: combustibili fossili nella forma di petrolio, gas naturale e carboneda un lato e uranio minerale per l'energia nucleare. Petrolio e gas sono distribuiti in diverse fasce nel Mare del Nord, Caucaso e Russia Settentrionale. Il carbone in forme differenti è ancora un'importante risorsa combustibile ed è reperibile in molte zone. Le risorse di uranio sono dislocate primariamente in Ucraina e Asia Centrale."
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venerdì 12 ottobre 2007

Frana sulle Dolomiti

The Dolomites (a section of the Alps) near Cor...Image via Wikipedia
Un costone di roccia si è staccato dalla Cima Una, in val Fiscalina, finendo sopra un parcheggio
Sul piazzale c'erano delle macchine tedesche, ma non ci sarebbero vittime o feriti.
Fenomeni simili a quello avvenuto sono piuttosto frequenti sulle Dolomiti. Nel 2006 sulla Punta delle Dodici circa 100 mila metri cubi di roccia si staccarono dalla parete, ai piedi della quale sorge l'abitato di Longiarù. La frana si fermò solo nel bosco sottostante la parete senza provocare vittime. Anche nell'estate del 2004 si era verificato un crollo di parete sulla Punta delle Dodici.
Il primo giugno del 2004, la caduta, di una guglia del gruppo delle Cinque Torri, sopra Cortina aveva suscitato particolare clamore: si trattava della torre Trephor, una formazione staccata rispetto alla Quarta Bassa, in realtà formato non da cinque, ma da una decina di guglie. Sempre nel 2004, era franato un grosso spuntone di roccia, alto un'ottantina di metri, dalla Forcella dei Ciampei sui monti tra la Val Gardena e la Val Badia.
Nell'estate del 2005 crolli erano stati registrati alla Tofana del Rozes e alla Cima del Pomaganon, nella conca ampezzana. Con un salto di 400 metri, la roccia si era sgretolata lungo le pareti della Cima, la montagna di 2.420 metri di quota sopra Cortina D'Ampezzo.


martedì 9 ottobre 2007

L'impulso tecnologico che spinge la geotecnica

Le ultime innovazioni, come i G.I.S. e LiDAR, hanno reso la disciplina più precisa ed efficiente.
Che differenze in pochi decenni! Nei primi anni ottanta gli editor di testo erano disponibili da poco, telefoni cellulari ed email non esistevano... Da allora la geotecnica si è evoluta in modo significativo in risposta alle nuove tecnologie. Mentre alcuni aspetti come l'eplorazione tramite perforazioni di sondaggio sono cambiati di poco lungo gli anni, altri aspetti si sono evoluti...

fonte

domenica 7 ottobre 2007

un campione di roccia profonda della faglia di San Andreas

EarthScope logoImage via Wikipedia
Importanti novità dalla famosa faglia che corre per 800 miglia lungo tutta la California. Per la prima volta, il team di geologi e ricercatori del San Andreas Fault Observatory at Depth, attraverso una perforazione, ha portato alla luce una "carota" ( vedi carotaggio ) da una profondità di circa 2 miglia dal piano campagna. Attraverso lo studio di questo campione si spera di poter rispondere alle vecchie domande circa la composizione e le proprietà della faglia. Soprattutto, è importante il riconoscimento dei caratteri evolutivi di questo tipo di faglie che bordano le placche e generano terremoti di forte intensità.

La prossima fase del progetto prevede l'installazione dell'attrezzatura di monitoraggio consistente in sismometri, accelerometri, tiltometri e trasduttori di pressione dei liquidi.


martedì 2 ottobre 2007

petrolio abiotico!!!

Se ai geologi fosse data la possibilità di fare i geologi... Vi segnalo questo articolo dettagliato sul blog di ASPO-Italia, sezione italiana dell'associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio e del gas. Copio e incollo alcuni passaggi importanti.
Se la teoria abiotica, per ipotesi, fosse vera, cambierebbe qualcosa in termini della disponibilità di petrolio sul mercato? Chiaramente, non cambia niente o ben poco se ammettiamo che una certa frazione del petrolio che estraiamo sia di origine inorganica. Al massimo, potrebbe spingere qualcuno a cercare petrolio in zone dove normalmente non lo si cerca, ma non vi aspettate miracoli. Si cerca il petrolio nelle strutture geologiche dove si sa che si può accumulare e questo non dipende, o dipende poco, dalla sua origine.
[...]
la teoria del petrolio abiotico nella forma in cui la si racconta comunemente è una teoria politica, non scientifica, come si vede bene dal tipo di dibattito che si è svolto e che si sta svolgendo negli Stati Uniti. Da una parte ci sono tutti i geologi petroliferi compatti che non perdono nemmeno tempo a difendere la teoria standard; semplicemente ignorano quelli che parlano di petrolio abiotico. Dall'altra parte c'è un gruppo eterogeneo che è quasi tutto formato da giornalisti, economisti, politicanti, ragionieri, idraulici e gommisti che non hanno mai visto un pozzo di petrolio in vita loro ma che pretendono di insegnare ai geologi come si trova il petrolio.

Elements of Petroleum Geology, Second EditionQuesto è il testo segnalato: Selley - Elements of Petroleum Geology

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