giovedì 18 dicembre 2008

frana su un'ambulanza

Ecco la ripresa video di un distacco improvviso del corpo frana avvenuto qualche giorno fà nel sud del Brasile, nello stato di Santa Caterina, a seguito delle pioggie che hanno causato circa 120 morti.

venerdì 5 dicembre 2008

comunicato ispra sullo stretto di messina

SISMI: SULLO STRETTO AUMENTA IL RISCHIO CATASTROFE
L’eccessiva urbanizzazione costiera può incrementare l’impatto di frane e maremoti
L’area dello Stretto che separa Sicilia e Calabria si conferma, ad un secolo esatto dal catastrofico
terremoto del 1908, un’area ad altissimo rischio sismico per l’intenso sviluppo urbano che si
concentra nelle aree costiere.
L’intensa urbanizzazione rende concreta la possibilità che una nuova calamità naturale possa
essere ancora più disastrosa di quella di cento anni fa, visto che una parte della costa orientale
siciliana così come quella della Calabria meridionale, rappresentano zone particolarmente
vulnerabili a frane e maremoti, oltre che allo scuotimento sismico.
Sotto accusa è soprattutto lo sviluppo degli ultimi decenni, che non ha tenuto adeguato conto dei
fattori di fragilità naturale. Molte infatti sono le case costruite lungo spiagge dove l’onda di
maremoto raggiunse gli 8-10 metri di altezza nel 1908 e diversi pendii, potenzialmente instabili,
sono occupati da costruzioni ed attraversati da infrastrutture, sia sul lato calabro che su quello
siciliano.
Una situazione complicata da affrontare, visto che gli esperti concordano sul fatto che è difficile
pensare a soluzioni definitive. Tra gli interventi realistici quelli di prevenzione, basati su una
pianificazione territoriale più attenta, la cui attuazione venga verificata in maniera puntuale rispetto
al passato, oltre a interventi di stabilizzazione di costruzioni e infrastrutture, senza escludere la
possibilità di rimozione dove particolari condizioni di rischio la rendano opportuna.
L’urgenza è confermata dai dati forniti oggi durante un convegno alla Provincia di Messina nel
centenario del sisma del 1908, cui hanno partecipato esperti dell’ISPRA (Istituto Superiore per
la Ricerca e Protezione Ambientale), insieme a docenti universitari ed esponenti della Regione
Siciliana, della Regione Calabria, delle Agenzie ambientali regionali e degli Ordini regionali dei
Geologi.
In particolare, lo studio presentato dall’ISPRA è il più dettagliato esistente per quanto riguarda gli
effetti sull’ambiente indotti dal terremoto del 1908: i ricercatori dell’Istituto hanno ricavato da fonti
storiche notizie su 290 effetti sull’ambiente. Tra questi, 86 frane, sia in roccia che in depositi
argillosi, sabbiosi e ghiaiosi, 11 frane sottomarine e 70 fratture del terreno. Inoltre, vennero
registrate variazioni di quota su 120 capisaldi, con abbassamenti del terreno fino a 70 cm, 12 casi di
variazioni di portata delle sorgenti fino alla comparsa / scomparsa delle stesse, mentre 19 settori
costieri registrarono un significativo arretramento della linea di riva.
Lo studio afferma inoltre che, soprattutto in Calabria, esiste anche il pericolo concreto che frane
ostruiscano gli alvei fluviali determinando la formazione di laghi, per lo più effimeri, come è già
avvenuto diffusamente nel 1783 (ne vennero censiti 215). Il repentino cedimento degli sbarramenti
produrrebbe improvvise ondate di piena e colate di fango che metterebbero a serio rischio i
centri urbani e le infrastrutture a valle. Analogo rischio è associato al cedimento indotto dallo
scuotimento sismico della diga di ritenuta dei bacini artificiali montani presenti nell’area, oltre che
alla caduta di frane negli alvei dei bacini lacustri, con effetti di tracimazione.
Le frane potrebbero anche danneggiare strade, reti elettriche, gasdotti e acquedotti. Questi ultimi
potrebbero subire inquinamenti anche gravi per l’interferenza, ad esempio, con le reti fognarie. Per
quanto riguarda impianti industriali come quelli di Priolo e Milazzo, i danni verrebbero sia dal
maremoto, con conseguente rischio di inquinamento marino e costiero, sia dalla liquefazione dei
terreni di fondazione, essendo questi siti spesso localizzati in piane alluvionali costiere.
“Per quanto concerne gli effetti ambientali del terremoto - ha affermato Eutizio Vittori,
responsabile del Servizio Rischi Naturali dell’ISPRA -il fronte degli interventi applicabili oggi
per ridurre il rischio in maniera apprezzabile è limitato. I pendii potenzialmente instabili – ha
spiegato – possono essere oggetto di studi specifici ed è possibile introdurre stabilizzazioni dove il
rischio è più marcato, ma le dimensioni dei fenomeni franosi da attendersi, per un evento della
stessa portata di quello del 1908 e di quelli precedenti anche più forti (1693, 1783, 1905), sono tali
che anche investimenti enormi non riuscirebbero ad azzerare il rischio”. “Anche per il maremoto –
ha continuato l’esperto - è obiettivamente difficile pensare ad interventi strutturali risolutori peraltro
insostenibili da un punto di vista sia economico che ambientale in quanto dovrebbero estendersi per
lunghi tratti di costa, con un notevole impatto sulla dinamica costiera e il paesaggio. Piuttosto
sarebbe auspicabile orientarsi verso l’installazione di adeguati sistemi di allerta e la
delocalizzazione degli impianti a maggiore criticità ambientale”.
“Incontri come questo - ha aggiunto il Commissario straordinario dell’ISPRA, Vincenzo
Grimaldi - hanno un’importanza strategica. L’obiettivo infatti è quello di trarre vantaggio
dall’insieme degli studi scientifici e dei metodi d’indagine più moderni per individuare con
chiarezza le aree maggiormente vulnerabili del territorio e in particolare i siti ad elevata criticità
ambientale, dove è più necessario e urgente adottare misure di prevenzione”.

giovedì 6 novembre 2008

petrolio e geologi

Il punto di vista dei geologi americani che "vivono" di petrolio:
Alla conferenza annuale dell’American Association of Petroleum Geologists 150 geologi petroliferi sono stati sottoposti a un sondaggio informale. Ne è emerso che il 61% pensa che il picco sia stato già raggiunto o arriverà comunque entro 10 anni; in particolare l’11% degli scienziati intervistati ritiene che il picco sia già stato superato, il 18% che lo si raggiungerà entro 5 anni e il 32% in un lasso di tempo tra 5 e 10 anni, mentre un altro 24% ipotizza che si verificherà tra 10 e 20 anni

Per quanto riguarda il prezzo del petrolio ad un anno, solo l'1% crede che si situerà ancora sotto i 75 dollari al barile. Il 22% scommette invece su un prezzo tra 75 e 100 dollari il barile, la maggioranza (55%) crede che tra un anno il greggio sarà tornato ai valori visti nei mesi passati, tra 100 e 150 dollari, mentre una minoranza non proprio esigua, il 17% pensa che tra un anno il petrolio costerà più di 150 dollari e un altro 5% prevede un prezzo superiore ai 200.
Se ai geologi si chiede una previsione a 5 anni si scopre che solo il 3% stima un prezzo sotto i 75 dollari; il 14% tra 75 e 100, mentre chi ipotizza nel 2013 un barile sopra i 200 dollari è il 22%. Infine chi crede che costerà tra 150 e 200 è il 29%, e il 32% lo dà tra i 100 e i 150.

Evviva l'unanimismo!

mercoledì 15 ottobre 2008

presentazione del progetto CARG e protesta dei lavoratori precari

E´ cominciato con una clamorosa protesta dei lavoratori la prima uscita pubblica dell´Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che ha presentato il Progetto Carg per la mappatura del territorio e ridurre il rischio di frane e terremoti.
Continua a leggere su greenreport

Scienze e ambiente

venerdì 10 ottobre 2008

Dinosauri: ultime novità

Camarasaurus, Brachiosaurus, Giraffatitan, Euh...Image via Wikipedia
A proposito della masticazione dei sauropodi:

Dinosaurs known as sauropods—the largest land animals that ever lived—grew huge and were an evolutionary success in part because they didn't bother to chew their food, new research suggests.

Scienze e ambiente

Verso l'Agenzia Europea delle Scienze della Terra

Ecco il comunicato stampa:

VERSO L’AGENZIA EUROPEA PER LE SCIENZE DELLA TERRA,
ESPERTI A CONFRONTO
Direttori dell’EuroGeoSurveys e dell’Anno Internazionale del Pianeta Terra a Roma per discutere di
Geoscienze e strategie future
Non più il sogno di molti esperti del settore ma un organismo concreto e operativo: l’Agenzia
Europea per le Scienze della Terra, la cui costituzione è stata oggi discussa presso la sede romana
dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), potrebbe diventare realtà.
I direttori ed i Presidenti delle 33 organizzazioni che costituiscono l’Associazione dei Servizi
Geologici Nazionali (EuroGeoSurveys), infatti, si sono riuniti nella Capitale per gettare le basi di
una struttura che, una volta creata, potrà raccogliere tutte le competenze e conoscenze dei Paesi
comunitari in merito alle preziose Scienze della Terra.
“Siamo consapevoli dell’importanza delle Scienze della Terra e della necessità che la geologia
europea continui a svolgere un ruolo di primo piano nel contesto internazionale”, ha commentato
Vincenzo Grimaldi, Commissario Straordinario dell’ISPRA a margine del convegno. “Anche se la
nostra priorità è l’attenzione all’aspetto ambientale – ha continuato Grimaldi - sappiamo quanto la
geologia influenzi l’economia europea e la vita delle nostre popolazioni. Per questo, riteniamo che
sia necessario procedere con la creazione di un’Infrastruttura Geologica Europea e crediamo che
tale organismo debba nascere in seno all’Unione Europea facendo parte del suo sistema. Se
EuroGeoSurveys deciderà di operare in tal senso, siamo pronti a fornire il nostro sostegno alle
iniziative che prenderete per iniziare questo processo al quale seguirà il nostro impegno
istituzionale”.
Riunitosi in sessione straordinaria, per la prima volta in Italia, l’EuroGeoSurveys ha anche
approvato il nuovo statuto, pianificando le attività future, grazie al confronto tra le sue molteplici e
variegate componenti. Un’associazione no-profit che opera, grazie al contributo di oltre 10.000
specialisti in numerosi settori delle geoscienze, nell’esclusivo interesse pubblico.
Fornendo alle Istituzioni europee suggerimenti e informazioni specialistiche e assistendo nella
soluzione dei problemi, piani d’azione e formulazione di programmi, EuroGeoSurveys offre un
fondamentale sostegno nel corretto approccio su molteplici tematiche che spaziano dall’uso e la
gestione delle risorse naturali del sottosuolo all’energia, dall’identificazione di rischi naturali di
origine geologica (terremoti, frane, cadute di rocce, subsidenza, ecc.), allo sviluppo urbano
sostenibile e l’edilizia in piena sicurezza.
L’incontro, ospitato dall’ISPRA, è stato l’occasione per un proficuo dibattito sullo stato dell’arte e
gli sviluppi futuri delle Scienze della Terra in Europa e in Italia, compresa la pianificazione di
nuove azioni e strategie. Ad organizzare l’evento, la Commissione Italiana dell’Anno Internazionale
del Pianeta Terra (IYPE) costituita da rappresentanti dei diversi enti, tra cui ISPRA, ENEA, INGV,
CNR e Dipartimento della Protezione Civile.
Da domani, la delegazione dell’EuroGeoSurvey si sposterà alle Cinque Terre, in Liguria, dove avrà
l’opportunità di vedere da vicino l’interessante geomorfologia locale e partecipare alla giornata di
studi, organizzata dall’Anno Internazionale del Pianeta Terra, sul delicato equilibrio tra Scienze
geologiche e produzione vitivinicola.

martedì 16 settembre 2008

canale ogc-sdi dedicato ad ArcGIS su youtube

ArcGIS Server website depicting submersed aqua...Image via Wikipedia
Per gli amanti del software proprietario, interessanti screencast su ArcGIS. Ecco il comunicato

A new YouTube channel launched last week featuring OGC SDI on ArcGIS -
http://www.youtube.com/thecarbonproject
Easy-to-understand WFS, WFS-T, Filter Encoding and GML examples are included.

Scienze e ambiente

sabato 6 settembre 2008

se i ghiacciai del Monte Rosa si assottigliano

"...una rete di rilevamento che ha consentito di misurare il ritmo di fusione del ghiacciaio del Belvedere, registrando spostamenti e un' ablazione, cioe' una perdita di ghiaccio, tra i 3 e i 6 centimetri ogni giorno. Non solo: la ricerca, condotta per Servizio delle opere pubbliche del Piemonte, ha messo in evidenza anche fenomeni di instabilita' quali crolli di seracchi e roccia su tutta la parete orientale del Monte Rosa..."

fonte: Ansa

lunedì 1 settembre 2008

poseidon linux per la scienza

Poseidon Linux è una distribuzione linux per quelli che studiano o lavorano nell’ambito scientifico, e mantenuta da un gruppo di giovani scienziati brasiliani della Rio Grande Federal University di Rio Grande do Sul.

Basata inizialmente su Kurumin Linux, il suo core adesso è completamente targato Ubuntu.
fonte: oneopensource

venerdì 22 agosto 2008

nuove fratture nei ghiacciai della Groenlandia

Groenlandia-MappaImage via Wikipedia
Nuove immagini satellitari mostrano estese fratture nei ghiacciai della parte settentrionale della Groenlandia e un grosso iceberg...

fonte: Discovery news

Scienze e ambiente




lunedì 7 luglio 2008

i dati meteo sul web

Satellite caption of the Mediterranean Sea.Image via Wikipedia
Sul sito del Gruppo nazionale di oceanografia operativa è attivo un servizio di previsione a lungo termine dei principali elementi che caratterizzano la meteorologia relativa all'intero Mar Mediterraneo.

Il servizio, elaborato e offerto dal Gruppo nazionale di oceanografia operativa (Gnoo) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è utilizzabile a partire dal sito del Mfs (Mediterranean ocean forecasting system) attraverso la consultazione del bollettino predisposto nella home page.

Scienze e ambiente

mercoledì 4 giugno 2008

allerta nucleare in Slovenia

"E' stata attivata una procedura di spegnimento sicuro dell'impianto", ha reso noto l'Unione Europea.
Fonte laRepubblica

lunedì 26 maggio 2008

terremoti che generano terremoti

Un nuovo studio in uno sei settori più interessanti della geologia propone una correlazione tra terremoti non solo distanti ma anche con magnitudo diversa.
Pankow e colleghi hanno analizzato 15 grandi terremoti di magnitudo superiore a 7 verificatisi dal 1972 al 2006, trovando che almeno 12 di essi hanno innescato terremoti minori a centinaia e anche a migliaia di chilometri di distanza. "Ne desumiamo che la dinamica di innesco è ubiquitaria", scrivono i ricercatori nell'articolo in cuii espongono il loro studio, pubblicato su Nature Geoscience.
Fonte: Le Scienze

Scienze e ambiente

lunedì 31 marzo 2008

plugin per stratigrafie per qgis 0.9.2

Logo graphic for the Quantum GIS free software...Image via Wikipedia
É stato rilasciato sotto GPL il plugin per la visualizzazione di dati stratigrafici per la versione 0.9.2 del noto gis open source qgis.
Le informazioni e le istruzioni le trovate sulla pagina del sito di faunalia.it

Scienze e ambiente

lunedì 3 marzo 2008

Geologia, cultura e sapori di Sicilia - convegno nazionale

Ricevo e pubblico
I CONVEGNO NAZIONALE “GEOLOGIA, CULTURA E SAPORI DI SICILIA” 29-31 maggio 2008- Messina
Si svolgerà a Messina dal 29-31 Maggio 2008 il “I Convegno Nazionale “Geologia, cultura e sapori di Sicilia” organizzato dalla Società geologica Italiana-Sezione Giovani-Sicilia, un appuntamento “geologico – culturale – enogastronomico” pensato per la Sicilia ma rivolto a tutta la comunità delle geo-scienze e non solo.
L’incontro vuole promuovere sotto tutti gli aspetti, geomorfologici, geo-archeologici, culturali ed ambientali il “paesaggio siciliano”, nelle sue peculiari caratteristiche, valori e potenzialità. L’invito a partecipare è rivolto a tutti coloro che si occupano a vario titolo di questi argomenti, che coinvolgono oramai diversi ambiti di ricerca e nel mondo economico-sociale settori sempre più ampi e importanti. Il 2008, inoltre, coincide con due Eventi: è l’anno del Pianeta Terra e il Centenario del Terremoto che distrusse Messina; entrambe le ricorrenze saranno al centro del Convegno.
Tutte le informazioni, il programma, modalità di partecipazione, iscrizione sono disponibili sul sito
http://www.giovanigeologi-sicilia.com

mercoledì 27 febbraio 2008

creazione di file kml veloce con i tool di google

In questo video due ingegneri di google, Mano Marks and Pamela Fox, mostrano come utilizzare strumenti quali Google Maps, Google Earth, e Google Spreadsheets per creare, importare, ed editare file KML.



Scienze e ambiente

venerdì 22 febbraio 2008

Aiutiamo la Protezione Civile


Creative Commons License photo credit: Roby Ferrari

Protezione civile, Bertolaso minaccia le dimissioni per taglio fondi
Il provvedimento approvato alla Camera e in attesa del passaggio al Senato (deve essere approvato entro il 29 febbraio pena la decadenza) taglia, infatti, 48,8 milioni di euro (su 150 totali) dagli stanziamenti per la Protezione civile.

Non è questione di colore politico, ma riusciamo sulla rete a costruire una protesta corale contro questo scandalo? Inondiamo di mail il Parlamento!
In alternativa, ai prossimi incendi boschivi sapremo con chi prendercela!!

fonte ecoblog

Scienze e ambiente

mercoledì 20 febbraio 2008

terremoto del settimo grado sull'isola di Sumatra

forte terremoto di magnitudo 7,6 della scala Richter che ha colpito la zona Nord dell'isola indonesiana di Sumatra. La scossa è stata avvertita qualche minuto dopo le 3 della notte, le 9 in Italia. L'epicentro del sisma è stato localizzato a circa 300 chilometri dalla città di Medan, 34 chilometri sotto il livello del mare (42 per l'agenzia meteorologica indonesiana). Per qualche ora si è temuto un nuovo tsunami: poi l'allarme è rientrato.


tratto da repubblica.it

Ecco una mappa dell'USGS

View Larger Map

venerdì 15 febbraio 2008

supplemento speciale a Nature

In occasione dell'anno internazionale del pianeta terra la prestigiosa rivista Nature offre un numero speciale on line ad accesso libero:
To celebrate the International Year of Planet Earth, this special supplement explores recent developments and future directions in the Earth sciences. With climate change to the fore, Earth scientists have much to offer society, and these articles explore both our understanding of the planet and how this knowledge can be used to benefit the people who live on it.

( clicca sulla copertina )

Scienze e ambiente

giovedì 14 febbraio 2008

i materiali per la ricostruzione di New Orleans

Il distretto di New Orleans del Genio Militare della U.S. Army ha lanciato la più grande ricerca di materiale argilloso per la costruzione e la messa in sicurezza del sistema di Protezione dagli uragani nella Lousiana. Tale ricerca è quantificata in oltre 100 milioni di metri cubi di materiale per completare la costruzione delle protezioni programmate.
É stato creato un sito web apposito per interfacciare l'agenzia con tutti i possibili attori.

Scienze e ambiente

giovedì 7 febbraio 2008

uomo e clima

L'American geophisical Union riscrive la sua pubblicazione sugli impatti dell'uomo sul clima.
Ecco uno stralcio
"During recent millennia of relatively stable climate, civilization became established and populations have grown rapidly. In the next 50 years, even the lower limit of impending climate change—an additional global mean warming of 1°C above the last decade—is far beyond the range of climate variability experienced during the past thousand years and poses global problems in planning for and adapting to it. Warming greater than 2°C above 19th century levels is projected to be disruptive, reducing global agricultural productivity, causing widespread loss of biodiversity, and—if sustained over centuries—melting much of the Greenland ice sheet with ensuing rise in sea level of several meters. If this 2°C warming is to be avoided, then our net annual emissions of CO2 must be reduced by more than 50 percent within this century. With such projections, there are many sources of scientific uncertainty, but none are known that could make the impact of climate change inconsequential. Given the uncertainty in climate projections, there can be surprises that may cause more dramatic disruptions than anticipated from the most probable model projections."

martedì 5 febbraio 2008

Chicxulub: novità sull'estinzione dei dinosauri

In base alle dichiarazioni di Sean Gulick, ricercatore dell’Institute for Geophysics dell’Università del Texas a Austin le nuove immagini sismiche tridimensionali spiegano che il cratere di Chicxulub si formò in seguito all’impatto di un asteroide che cadde sulle coste dello Yucatan, in acque più profonde di quanto sinora supposto.
Il luogo dell'impatto cotituito per lo più da evaporiti, sedimenti ricchi di solfuri, avrebbe fatto sì che questi si mischiassero al vapor acqueo producendo aerosol di solfati. Conseguenza di ciò: alterazione delclima e incremento delle piogge acide.

Approfondimenti sul sito della Università di Austin- Texas

mercoledì 30 gennaio 2008

spopolamento degli alveari in Italia

(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Inquinamento, cambiamenti climatici e malattie. Sono queste le principali cause della moria di api, che in Italia nel 2007 ha decimato la metà delle nostre popolazioni. Il disastro ha interessato tutta l'Europa, con una perdita tra il 30 e il 50% del patrimonio di api, mentre punte anche del 60-70% hanno interessato alcune aree degli Stati Uniti per il fenomeno da spopolamento definito Ccd (Colony collapse disorder). Sono questi alcuni dati emersi oggi nel corso del workshop organizzato dall'agenzia per la protezione dell'ambiente e i servizi tecnici (Apat) dal titolo «Sindrome dello spopolamento degli alveari in Italia: approccio multidisciplinare alla individuazione delle cause e delle strategie di contenimento». Il destino delle api non manca poi di avere un risvolto economico, a causa dell'insufficiente impollinazione delle piante e quindi di una riduzione del raccolto. In Italia è stato calcolato che l'apporto economico dell'attività delle api al comparto agricolo è di circa 1.600 milioni di euro l'anno (pari a 1.240 euro per alveare). Considerando la scomparsa di circa 200mila alveari nel 2007, la perdita economica per mancata impollinazione delle piante è stata di circa 250 milioni di euro. Il problema, spiega l'Apat, è maggiormente sentito nel Nord del Paese, dove si sono persi fino alla metà degli alveari. Pesanti danni sono stati registrati anche al Centro, mentre le cose sembrano andare meglio nel Mezzogiorno. Tra le ragioni dell'alto tasso di mortalità fra le api ci sono sicuramente le condizioni igienico-sanitarie degli alveari, i cambiamenti climatici e di conseguenza la disponibilità e qualità del pascolo e dell'acqua, l'insalubrità del territorio. Non esiste quindi un'unica causa scatenante, anche se gli esperti sono concordi nell'attribuire forti responsabilità all'inquinamento da fitofarmaci, a quello elettromagnetico e a una recrudescenza delle virosi (infezioni da virus) e della varroa, malattia causata da un acaro che attacca sia la covata che l'ape adulta. Da non sottovalutare il ruolo del clima, perchè un suo andamento irregolare può interrompere il flusso normale di nutrienti che sono necessari alle api per la loro crescita e sviluppo, indebolendo le difese dell'alveare; occorre quindi essere pronti ad intervenire con idonee integrazioni alimentari che sostituiscano il nettare e il polline raccolti dalle api.
Il workshop di oggi ha cercato di puntare i fari sulla ricerca relativa al fenomeno e sulle cause, visto che sul tema esistono ancora pochi studi attendibili e l'Apat ha proposto anche la realizzazione di un Focal Point, per raccogliere e condividere i dati, oltre che promuovere e coordinare le attività volte alla conoscenza e al contenimento del problema. Tra le azioni prioritarie che si vogliono intraprendere c'è il monitoraggio del territorio, per avere una stima attendibile della perdita di api in termini quali-quantitativi, la promozione della ricerca sulle malattie e i fattori ambientali che causano la perdita delle colonie, oltre alla definizione di criteri affidabili per prevenire ulteriori morie.
(ANSA).

venerdì 25 gennaio 2008

Analisi delle immagini ambientali, il telerilevamento e l'uso dei sistemi informativi ambientali

Workshop: Roma, 25 gennaio, ENEA Centro Ricerche della Casaccia, via Anguillarese 301

L’analisi delle immagini ambientali, il telerilevamento e l’uso dei sistemi informativi ambientali saranno i temi affrontati durante la seconda giornata formativa sui Sistemi Informativi Territoriali nella gestione della Protezione dell’Ambiente.

fonte: APAT

martedì 15 gennaio 2008

rischio idrogeologico, aumentano i fondi

Difesa del suolo: le risorse messe a disposizione dalla finanziaria 2008 sono comunque insufficienti alle reali necessità del Paese
La superficie nazionale interessata da rischi idrogeologici legati a frane e alluvioni è pari al 7,1% del totale, vale a dire 21.505 Kmq. Su questo territorio sono presenti e quindi soggetti a rischio di alluvioni e frane ben 5.581 comuni (il 70%).

venerdì 11 gennaio 2008

Il Cretaceo e i ghiacciai

Novantuno milioni di anni fa, durante il Cretaceo, considerato il periodo più caldo della Terra, il nostro pianeta era in buona parte coperto dal ghiaccio...

Leggi: Grandi ghiacciai durante il Cretaceo il periodo più bollente

sabato 5 gennaio 2008

Lanciati altri 3 satelliti GLONASS

A cavallo tra Natale e capodanno, l'Agenzia spaziale della Confederazione Russa ha provveduto al lancio di tre satelliti GLONASS dalla base del centro spaziale di Baikonur in Kazakhstan, come riportato dall'agenzia di stampa russa RIA Novosti.
Con questo lancio la costellazione di GLONASS arriva ad un totale di 18 satelliti. Dal 2010, la Russia prevede di avere una costellazione di 24 satelliti funzionanti, complementari al GPS.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...